La stanza di Franco - DerWald

La stanza di Franco

21 Settembre 2018

Dentro l’ampolla la stanza
È cristallizzata a cento anni fa
C’entrano appena i bisogni
un grumo di sogni
E il respiro del vento

però quando viene la sera e il rosso si schiude
Sulla città
E monta la rabbia antica
che ancora una volta mi porta da te

E dalla finestra mi chiedo
su quale pianeta dirotterei il tram
forse in un posto più umano
Un bosco lontano ai confini del tempo

Forse la casa di Hilde
La stanza Franco
il palazzo d’inverno
i prati in cui non c’eri
le storie di ieri
l’eterno ritorno

E adesso che non ti ricordi
Quant’è che stavo lontano
La scintillante distanza
tra la punta del cuore e la mano
gli eroi venduti ai nemici
e i patiboli truccati
e la strada come compagna
senza arrendersi mai

Automazione e disastro
La luna spaccata, le case sui monti
Scendono controcorrente
Verso le valli infestate dall’uomo

Ma noi già saremo lontani
Sopra vascelli armati di idee
Senza guardarci più indietro
Come i bastardi, come gli eroi

E adesso che non ti ricordi
Quant’è che stavo lontano
La scintillante distanza
tra la punta del cuore e la mano
gli eroi venduti ai nemici
e i patiboli truccati
e la strada come compagna
senza arrendersi mai